perseverance

Perseverance: l’atterraggio su Marte nel 2021

A giugno 2020 Perseverance era partito a bordo di un razzo Atlas dalla base americana di Cape Canaveral, diretto su Marte. Il 18 febbraio 2021 alle 21,55 dal Pianeta rosso è arrivato il messaggio di Perseverance “Qui Marte, cratere Jezero. Tutto bene, l’atterraggio è stato ok”.

Immagini di Perseverance

perseverance

Al Centro controllo missione a Pasadena, in California, si è sciolta la tensione e sono partiti gli abbracci, gli applausi e le lacrime di chi ha seguito per quasi 7 mesi e 471 milioni di chilometri il lungo viaggio verso Marte. Dopo gli applausi i controllori hanno affermato che il rover, insieme all’elicottero Ingenuity (attaccato alla pancia) è atterrato in sicurezza e gli ingegneri stanno analizzando i dati che arrivano dal veicolo spaziale.

Alle 21.48 si è aperta una finestra temporale che sembrava durare di più dei sette mesi di viaggio. A quell’ora l’aeroshell contenente il rover, l’elicottero Ingenuity e il sistema di atterraggio Skycrane è entrato nell’atmosfera a bassa densità di Marte a circa 19.500 chilometri orari.

Nonostante l’atmosfera su Marte sia rarefatta ed ha una pressione superficiale superiore all’1% rispetto a quella terrestre, si genera comunque un fortissimo attrito per i velivoli che arrivano dallo spazio ad altissima velocità. Non a caso la parte anteriore della “conchiglia” contenente il rover era stata costruita con un potente scudo termico che attorno alle 20.50 ha raggiunto una temperatura di 1300° Celsius.

Alle 20.52, ad una velocità di 1500 chilometri orari si è aperto il paracadute di 21,5 metri. Poco dopo lo scudo termico “abbrustolito” dall’attrito si è sganciato. Alle 20.54 anche la porzione posteriore della conchiglia di trasporto si è staccata, a una velocità inferiore ai 600 chilometri orari, liberando il suo prezioso ed avanzato carico.

A questo punto si è attivata la tecnologia secondo cui Perseverance identifica il punto migliore per atterrare, confrontando le foto scattate in tempo reale durante la discesa e quelle caricate nella memoria del rover. Era fondamentale evitare rocce, pendii e dislivelli che potessero mettere in pericolo il “touchdown”.

Quando lo Skycrane ha raggiunto una velocità di 2,7 chilometri orari, sfruttando otto retrorazzi a farfalla potentissimi per rallentare la folle corsa, ha calato delicatamente il rover attraverso nastri di nylon lunghi 7,6 metri. Perseverance è stato adagiato al suolo ad una velocità di 2,5 chilometri orari. Dopodichè i nastri si sono sganciati e lo Skycrane si è dato lo slancio verso l’alto per “salutare” il rover prima di schiantarsi lontano dal cratere Jezero, dove invece Perseverance condurrà le ricerche per i prossimi anni.

Il luogo dell’atterraggio era il delta di un fiume antico che si è prosciugato da moltissimo tempo, un punto ideale in cui cercare vita microbiologica del passato (non si può escludere che microorganismi possano esserci tutt’ora). Perseverance condurrà indagini geologiche, climatiche e di preparazione per le future missioni umane. Un’altra missione che dovrebbe svolgersi entro la fine degli anni ’20, trasporterà sulla Terra i campioni raccolti.

Il rover libererà anche Ingenuity, un piccolo velivolo di appena 1,8 chilogrammi che effettuerà delle riprese dall’alto del Pianeta Rosso. Ingenuity sarà il primo dispositivo a volare su un Pianeta diverso dalla Terra.